martedì 11 novembre 2008

Amianto: l'urlo silenzioso di Casale che chiede giustizia e ricerca - In duemila alla fiaccolata


da "Il Monferrato"

«Quanti siamo?». «Un mare». A pensare quanti lutti e quante lacrime, quante vite e quante famiglie distrutte ci siano dietro a tutte queste fiaccole, ti vengono i brividi addosso. Guai a parlare di successo della manifestazione: perché dietro questa vasta partecipazione popolare c’è una strage senza fine.
E questo corteo composto e commosso rappresenta solo l’urlo silenzioso di una città, di un territorio che piange più di 1500 morti da amianto, che chiede giustizia e che invoca speranza: «Giustizia, bonifica e ricerca per battere il mesotelioma», come chiedono i promotori della fiaccolata partita alle 18 di lunedì dal mercato Pavia.
C’è tantissima gente comune - e molti non trattengono le lacrime - e poi c’è una grande adesione da parte del mondo dello sport. C’è Matteo Formenti, il capitano della Junior basket; c’è Carlo Alberto Mercandelli, l’ex azzurro di motocross, reduce dalla maratona di New York; c’è Linda Giordana, la bandiera della pallavolo casalese; c’è Alberto Gnani, il fondatore della pallamano casalese. E c’è una massiccia partecipazione del settore giovanile del Casale calcio, che apre il corteo. E poi, tanti, tantissimi altri.
C’è Carlo Liedholm, il figlio del popolarissimo allenatore, che per il mesotelioma ha perso la moglie, casalese. C’è Giusy Pivetta, la vedova dell’imprenditore in cui memoria, all’inizio di ottobre è stata organizzata a Terruggia una prima fiaccolata spontanea da cui è nata l’idea di questa manifestazione in città. C’è anche una delegazione della Thyssen Krupp di Torino. Ci sono i medici che combattono la loro battaglia quotidiana a fianco dei malati di mesotelioma, come Daniela Degiovanni e Luciano Mutti; ci sono tanti sindaci del Comprensorio, con le fasce tricolori, accanto al primo cittadino di Casale Paolo Mascarino e tanti politici dei vari schieramenti, in rappresentanza di Comuni, Provincia, Regione; ci sono i sindacalisti, i componenti del Comitato vertenza Amianto guidati da Romana Blasotti Pavesi, i volontari di Vitas. Ci sono anche don Antonio Gennaro, vicario generale della Diocesi e don Gino Piccio, già prete operaio e Premio per la Pace. E ancora: piccoli imprenditori, impiegati, pensionati. «Fermiamo questa strage», invoca uno striscione.
Il corteo percorre via Aporti, corso Manacorda, imbocca via Roma per poi ritornare in piazza Castello. Il traffico si ferma e le auto si incolonnano rispettose. I promotori, alla fine, parlano di oltre 2000 partecipanti. Secondo la Questura, sono 1600-1700.
A pensare che ad ogni fiaccola corrisponde una vittima, una vittima di una strage assurda e crudele, ti vengono altro che i brividi. Tutta questa gente che sfila silenziosa, a nome dell’intera città e dell’intero territorio, chiede giustizia e speranza. Per coloro che sono ammalati e per coloro che purtroppo si ammaleranno. E poi, quando finalmente a Casale la strage sarà finita, per tutti coloro che vivono nei Paesi in cui ancora viene - incredibilmente lavorato l’amianto.

martedì 2 settembre 2008

Prescrizione per i reati Eternit ?

http://www.tsr.ch/tsr/index.html?siteSect=200002&sid=9619432&cKey=1219841174000

Erano accusati e sono stati processati per omicidio colposo ma per i fratelli Thomas e Stephan Schmidheiny è scattata la prescrizione.
Il Tribunale federale ha respinto quanto richiesto dai parenti delle vittime dell'amianto, morti di cancro dopo aver lavorato nella fabbrica che produceva il terribile Eternit.
Questo conferma una prima sentenza che aveva già chiuso il caso.
I responsabili della fabbrica non possono essere puniti perché l'Eternit ha cessato la produzione di amianto nel 1994.

sabato 14 giugno 2008

L'eternit lascia il posto ai pannelli solari

di Anna Pullace
La Regione Toscana finanzia e coordina un progetto per sostituire i vecchi tetti in eternit delle case popolari con pannelli fotovoltaici che producono energia pulita.
Lo ha annunciato l’assessore regionale alla casa Eugenio Baronti, spiegando che l’operazione avrà un costo pari a zero, grazie al fatto che i pannelli solari producono energia elettrica che, venduta, genera un ritorno economico, permettendo di coprire le spese sostenute.
L’iniziativa prevede l’intervento su circa 130 edifici di proprietà pubblica, per una copertura totale di 130mila metri quadrati.
I lavori sono già stati effettuati su 26 palazzi, di cui 24 nell’area di Firenze e 2 nella zona di Massa-Carrara, e si concluderanno nel giro di 3 anni.
L’operazione è molto importante sia dal punto di vista ambientale ed ecologico che per quello economico. Anzitutto per la bonifica dei tetti delle case popolari della Toscana, molti dei quali realizzati in eternit che, come è noto, è composta da amianto, materiale dannoso per la salute.
La sostituzione delle coperture in eternit con pannelli fotovoltaici consente, poi, la produzione di energia pulita, senza emissioni inquinanti nell’atmosfera. E’ stato calcolato che grazie a questi dispositivi sarà evitata l’emissione di 3,5mila tonnellate di Co2 all’anno. Per quanto riguarda il rendimento economico, i pannelli fotovoltaici installati sui 130 palazzi produrranno, in un anno, 5,5 milioni di kilowattora, consentendo il risparmio di oltre 8mila barili di petrolio.
In aggiunta, la vendita dell’energia elettrica prodotta farà guadagnare 64 milioni di euro in 20 anni, cifra sufficiente a coprire i costi dell’intera operazione, comprensivi di rimozione e smaltimento dell’eternit e installazione dei pannelli solari.

lunedì 28 aprile 2008

Giornata Mondiale Vittime dell'amianto

Questo piccolo contributo a favore della lunga e dura battaglia contro l'amianto nasce da un dovere, prima ancora che etico, di "casalesità".
Siamo diversi bloggers che gestiscono i propri spazi su internet nella maniera più eterogenea possibile gli uni rispetto agli altri, ma una cosa in comune l'abbiamo: siamo nati e cresciuti a Casale Monferrato con i nonni che parlavano della "polvere", con i genitori che ci hanno spiegato cos'era realmente e con la triste prospettiva di essere noi a doverlo spiegare un domani ai nostri figli.
Abbiamo visto parenti, amici o semplici conoscenti andarsene per colpa di quella maledetta fabbrica e dell'eredità che ha lasciato nell'aria, sui tetti, nelle tubature, ma quello che é peggio é che dopo ogni lutto ci si chiede: chi sarà il prossimo ?

www.canateam.net
spillamy.splinder.com
ilricciolo.blogspot.com
ilrusso.blogspot.com
remofragolino.blogspot.com
televideos.blogspot.com

Insieme. Per Casale.



Dal 1907 al 1986 a Casale Monferrato ha operato la multinazionale Eternit, specializzata nella produzione di prodotti in cemento amianto per l'edilizia.
L'esposizione alle fibre aerodisperse dell'asbesto (amianto) provoca, oltre all'asbestosi, diverse tipologie tumorali fra le quali la più frequente é il mesotelioma pleurico, privo di cura, la cui incubazione può variare dai 15 ai 45 anni.
In Italia l'impiego dell'amianto é stato messo fuorilegge solo nel 1992; a Casale Monferrato l'amianto, secondo l'indagine del Procuratore della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello, ha già ucciso, ad oggi, 1.400 persone fra le quali 900 ex lavoratori dello stabilimento Eternit e 500 cittadini.
L'amianto é stato utilizzato nella fabbricazione di materiali isolanti, nella sostituzione di freni e frizioni, per alcune plastiche rinforzate e vernici, nei prodotti di cemento amianto per l'edilizia (condutture dell'acqua, tetti, canne fumarie): solo nella città di Casale oggi si stimano ancora 800.000 metri quadri di coperture da bonificare.
Recentemente è stato valutato che i casi di mesotelioma pleurico e malattie derivanti dall'amianto aumenteranno progressivamente fino a raggiungere un picco che vedrà il suo culmine fra il 2015 ed il 2020. NON LASCIATECI SOLI.