martedì 19 maggio 2009

Processo Eternit, numerose parti civili chiedono di costituirsi a Torino

http://www.lanuovaecologia.it/view.php?id=10990&contenuto=Notizia

Numerose le richieste di costituzione di parte civile giunte al gip Cristina Palmesano, che non ha potuto sciogliere la riserva su chi ammettere e chi no. Sono circa 750 i malati e i parenti dei morti fra i lavoratori. Prossima udienza il 25 maggio

La Cassazione: «Danni morali per i disastri ambientali»


Ci sono persino un paio di enti per la protezione degli animali fra i soggetti pubblici e privati che vogliono salire sul treno del maxi-processo Eternit (due imputati per 2.889 parti lese) costituendosi parte civile. Le loro proposte sono state formalizzate, ieri a Torino, alla ripresa dell'udienza preliminare, e si sono aggiunte a uno sterminato elenco fatto di onlus, sindacati, organi territoriali, associazioni dalla Campania alla Venezia Giulia. Il lavoro del gup Cristina Palmesino è piuttosto complicato, tanto che non ha potuto sciogliere la riserva su chi ammettere e chi no: le richieste arrivano in cancelleria di continuo, fuori udienza, e altre ancora se ne attendono fino al prossimo appuntamento, fissato per il 25 maggio.

Fra le parti civili ci sono ovviamente circa 750 malati di amianto e parenti dei morti fra i lavoratori delle sedi Eternit di Casale Monferrato, Cavagnolo nel Torinese, Rubiera in Emilia, Bagnoli nei pressi di Napoli, tutelati spesso da comitati che da anni si battono per i loro diritti e che, con la loro opera, hanno fornito un contributo allo studio e alla conoscenza del fenomeno. Ma questa causa, che è la più grande mai celebrata in materia e viene seguita anche dal resto d'Europa, chiama tanti altri aspiranti protagonisti, accolti spesso dal sarcasmo degli avvocati difensori dei due imputati, il magnate elvetico Stephan Schmidheiny e il barone belga Jean Louis de Cartier: "Come è possibile - hanno detto - fare assurgere al rango di parte civile un ente rappresentato solo da un marito e una moglie?". Oggi le nuove richieste sono state una decina.

Alcune sono giunte da cittadini di Bagnoli. Il comune di Napoli non si è ancora costituito, anche se l'annuncio si trova già in cancelleria. L'avvocato Ezio Bonanni, legale di un certo numero di associazioni, nel corso dell'udienza ha preso la parola per anticipare che "se saremo ammessi chiederemo che lo Stato italiano venga citato come responsabile civile". Nei corridoi, davanti alle telecamere, si domanda perché proprio lo Stato non si sia costituito "visto che è il maggiore danneggiato", poi distribuisce un libro che illustra il contenuto del suo ricorso alla Corte dei diritti dell'uomo, a Strasburgo. L'Inps, che pare ipotizzi danni per miliardi, sta valutando la possibilità di presentarsi.

Nessun commento:

Posta un commento