giovedì 19 novembre 2009

A RISCHIO LA VERTENZA PER LE VITTIME DELL’AMIANTO

(ma.nav 19/11) - La Giunta provinciale, presieduta da Paolo Filippi, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Lino Rava, esprime grande preoccupazione in merito al testo del decreto legislativo sul processo breve, che prevederebbe l’estinzione, per violazione dei termini di durata ragionevole del processo, anche per reati in materia di sicurezza dei lavoratori, tra cui quelli relativi alle vittime dell’amianto e dei malati cronici dei dipendenti dell’ex Eternit di Casale Monferrato.
Il ddl contenente misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi, recentemente presentato dal Governo, prevede, per i processi per i quali la pena edittale risulta inferiore ad un massimo di dieci anni di reclusione, il non doversi procedere per estinzione del processo stesso, per violazione dei termini di durata ragionevole del procedimento identificati in due anni per grado di giudizio. Lo scorso 6 aprile si è svolta la prima udienza preliminare del processo contro l’Eternit di Casale, azienda produttrice di manufatti in amianto accusata della morte di quasi 3 mila lavoratori uccisi dalle polveri del metallo dal 1983 ad oggi. “La proposta formulata dal Governo – interviene il presidente della Provincia di Alessandria, Paolo Filippi – potrebbe riguardare anche i reati in materia di sicurezza dei lavoratori dell’Eternit, finendo per comportare pesanti ripercussioni sulla vertenza in sede civile per il riconoscimento dei danni subiti. Questo renderebbe vani anni di lotta da parte dell’associazione dei famigliari delle vittime dell’amianto, in quella che è stata una lunghissima vertenza che ha visto coinvolti anche gli enti locali e le associazioni sindacali”.

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