mercoledì 8 aprile 2009

Amianto in provincia, un silenzio assurdo


Ha fatto scalpore la sentenza che rende giustizia a 7 marinai del nostro territorio a cui il tribunale di Pesaro ha riconosciuto un risarcimento da parte dell’Inps per i danni alla salute subiti dopo aver lavorato a stretto contatto con l’amianto durante il loro imbarco.

da Giancarlo D'Anna consigliere regionale delle marche An-PdL http://www.giancarlodanna.it/

Una sentenza giusta e doverosa e di buon auspicio per il colossale processo che si tiene in questi giorni a Torino contro la società Eternit contro la quale ci sono oltre tremila parti lese: lavoratori e cittadini di Casale Monferrato dove per anni è stata attiva la fabbrica della morte che ha causato centinaia di vittime nel corso degli anni. Altre due testimonianze decisive che certificano il pericolo che corre negli anni chi viene a contatto( inalando le fibre) con l’amianto indipendentemente dal lavoro svolto (vedi Casale Monferrato).
Assurdo ci sia un silenzio di tomba nella nostra Provincia nonostante gli appelli, le segnalazioni, le proteste, i soldi spesi, i corsi di formazione per smaltire l’amianto, il censimento dell’Arpam di Pesaro-Urbino che sancisce un minimo di 3000 (TREMILA) edifici tra pubblici e privati nel nostro territorio contengono le pericolose fibre. Non interessa proprio ad alcuno che scuole, ambulatori, banche, uffici postali cioè edifici frequentati da tutti noi contengono amianto? E’ vero che se compatta la pericolosa fibra non si disperde nell’aria e in quel caso non ci sono pericoli, ma siamo sicuri che gli edifici censiti rispondono a questo requisito? Da tempo ho presentato una proposta di legge in Regione per venire incontro ai piccoli privati che intendono bonificare eventuali quantità di amianto prevedendo incentivi. La commissione competente non l’ha ancora valutata. Nel frattempo troppo spesso, per ignoranza o per risparmiare sullo smaltimento, si rinvengono abbandonati manufatti di amianto sul territorio.
Una situazione di totale disinteresse e menefreghismo preoccupante. Fa notizia il “rimborso” a chi ha perso la salute causa l’amianto, quasi dimenticando che l’Inps paga è perché ha accertato seri danni alla salute. In passato c’era poca informazione e così alcuni scientemente hanno messo a rischio salute e vita di operai e cittadini inconsapevoli. Oggi con i drammi accertati sarebbe opportuno eliminare la fonte di tanto disastro. Troppo spesso abbiamo pianto per aver trascurato e sottovalutato le situazioni. Non abbiamo imparato niente? Io continuo a denunciare questa incredibile vicenda che se trascurata potrebbe colpire tutti, nessuno escluso.

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