mercoledì 8 aprile 2009

ETERNIT: TROPPI PALETTI NEL RISARCIMENTO DI SCHMIDEINY, NO DA VITTIME

http://www.asca.it/news-ETERNIT__TROPPI_PALETTI_NEL_RISARCIMENTO_DI_SCHMIDEINY__NO_DA_VITTIME-822185-ATT-.html

(ASCA) - Torino, 8 apr - L'offerta di risarcimento alle vittime dell'Eternit da parte del miliardario svizzero Stephan Schmideiny, titolare dell'azienda dal 73 all'86 non riguarderebbe tutte le vittime dell'amianto, ma soltanto chi tra ex dipendenti o cittadini di Casale Monferrato ha contratto un'invalidita' permanente superiore al 30% derivante da asbestosi, escludendo cosi' il cumulo di invalidita' e soprattutto coloro a cui e' stata riconosciuta una broncopneumopatia da silicati, malattia professionale piuttosto frequente all'Eternit e indennizzata dall'Inail. Lo ha rivelato questa mattina, a margine del processo per le circa 3.000 vittime della fabbrica dell'amianto che si sta svolgendo davanti al gup Cristina Palmesino, Nicola Ponderano, segretario della Camera del Lavoro di Casale Monferrato, anche lui ex operaio Eternit e ora coordinatore dei familiari delle vittime della citta' alessandrina.Proprio nei giorni scorsi infatti Ponderano avrebbe ricevuto dai legali dell'uomo daffari svizzero, convertitosi all'ecologia, una risposta negativa sulla richiesta di risarcimento, perche' priva dei requisiti previsti.Schmideiny in particolare ha offerto nelle scorse settimane 60mila euro per gli ex lavoratori e, alla vigilia del processo, 30mila euro per i cittadini casalesi. ''Ci sono due cose che non quadrano - osserva Pondrano -: la prima e' che a Casale Monferrato non si e' mai fatta distinzione tra una malattia e l'altra, perche' da noi quando ci si ammala si dice semplicemente che si e' presa la polvere. La seconda e' che per accettare la somma offerta da Schmideiny non bisogna costituirsi parte civile, ma i tempi di risposta, anche negativa rischiano di essere lunghi. E se il no arriva troppo tardi le nostre vittime non avranno la possibilita' di costituirsi parte civile, visto che il termine scade con la prima udienza del dibattimento''. Per questo motivo alcuni degli avvocati dei sindacati, che si sono costituiti parte civile, stanno consigliando a chi ha contratto una malattia di costituirsi ugualmente, togliendosi dal processo in caso di accordo successivo. E' quanto sostiene Oberdan Forlenzo, in rappresentanza di circa 500 potenziali parti civili.''Schmideiny vuol passare per benefattore facendo l'elemosina'', dice. L'offerta di Schmideiny riguarda secondo una prima stima circa 1.500 delle 3.000 vittime coinvolte nel processo. Dal canto loro i legali di Schmideiny, Astolfo di Amato e Guido Calo Allevo, si sentono pronti ad affrontare il rinvio a giudizio, senza chiedere un rito alternativo: ''Riteniamo di avere argomenti seri di difesa'', dice Di Amato. Oggi si e' concluso intanto, con un'udienza piuttosto breve, l'appello delle parti civili.Presenti non piu' di una cinquantina di persone oltre agli avvocati. Il gup Cristina Palesino, ha rinviato l'esame al 22 aprile per le controdeduzioni e le repliche alle richieste di costituzione di parte civile, e prendera' molto probabilmente una decisione entro l'udienza fissata per il 18 maggio.
eg/mcc/alf

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