http://www.ecoblog.it/post/8059/torino-processo-eternit-3000-vittime-dellamianto-in-attesa-di-giustizia
E’ iniziato ieri a Torino con l’udienza preliminare, il maxi processo all'Eternit che dovrà fare luce sulla morte di circa 3000 persone. L'Inail ha richiesto un risarcimento di 246milioni di euro che dovrebbero sborsare, se giudicati colpevoli i due unici indagati: Stephan Schmidheiny, 62 anni, di professione miliardario, oggi divenuto sostenitore delle cause ambientaliste e il barone belga Jan Luis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne, 88 anni, accusati di disastro doloso e di omissione dolosa di controlli antinfortunistici (sapevano e non hanno fatto nulla per evitare le inutili morti) proprietari dei 4 stabilimenti Eternit di Casale Monferrato (Alessandria), Cavagnolo (Torino), Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli).
Nella foto in alto la lista di alcune persone decedute per malattie legate all’inalazione di amianto, lista consultabile sul documento di rinvio a giudizio. Le morti, però non riguardano solo gli “addetti ai lavori” ma l’amianto è stato inalato anche da chi abitava nelle vicinanze delle fabbriche che lo lavoravano.
Scrive l’Inail:
Basta il conteggio delle vittime per dare la portata della tragedia: 1.378 a Casale Monferrato (più sedici di una ditta esterna), 118 a Cavagnolo, due a Rubiera e 384 a Bagnoli. A questi si aggiungono 697 operai gravemente malati e i privati cittadini: un deceduto a Cavagnolo, 252 a Casale Monferrato, quattro a Rubiera, tre a Bagnoli.
Un vero “disastro”, come si legge nel capo d’accusa, generato dalla dispersione nell’aria delle fibre d’amianto.
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