giovedì 9 aprile 2009

Eternit, la beffa del risarcimento

http://www.metronews.it/news-torino/eternit-la-beffa-del-risarcimento.html?Itemid=30457%3Fexp%3D1

Una beffa crudele. A margine della seconda udienza preliminare per il processo Eternit è emerso che la proposta di risarcimento che Stephan Ernest Schmidheiny, l’imputato “svizzero” ha rivolto agli abitanti di Casale Monferrato, non riguarda tutti quelli che si sono ammalati ma, ha spiegato Nicola Pondrano, segretario della camera del lavoro di Casale «Solo chi ha contratto l’asbestosi e ha un’invalidità superiore al 30%. Ne sono esclusi coloro che hanno patologie riconducibili a broncopneumopatia da silicati ». Sono 736 le persone fisiche che hanno firmato la richiesta di costituzione di parte civile, tra lunedì e ieri. Di questi, 290 si sono presentati nelle maxi-aule del Palazzo di Giustizia; gli altri hanno firmato una delega agli avvocati. A questi vanno aggiunti 29 enti (territoriali e non) da tutta Italia. Tra le richieste di parte civile figurano quelle di due cittadini di Cavagnolo, in provincia di Torino, dove c’era uno stabilimento della Eternit: non hanno perso congiunti né sono ammalati, ma chiedono comunque un risarcimento perché temono di ammalarsi poiché sono a tutt’oggi esposti all’amianto. Un rapporto Arpa, depositato ieri dalla Procura, evidenzia come il comune di Cavagnolo sia ancora invaso dalla fibra killer.
(REBECCA ANVERSA)

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